Oggi si parla tanto di scie
chimiche e controllo del clima con tanto di sensazionalismo anche da parte di
giornalisti sprovveduti che cavalcano la tigre solo per avere successo e
credibilità sparlando in maniera pseudoscientifica di un argomento che non ha
nulla di strano e che è sperimentato sin dagli anni 50 in diversi paesi compreso
l'Italia.
In epoca contemporanea
l'innovazione di maggior successo è giunta, per quanto concerne il controllo
del clima locale, da Bernard Vonnegut, scienziato americano della General
Electric, che nel novembre 1946 constatò come nuclei di ioduro d'argento
fossero in grado di catalizzare l'umidità contenuta nelle nubi trasformandola,
a seconda della temperatura dell'aria, in acqua o in neve.
Il processo è divenuto ormai
molto comune grazie soprattutto al perfezionamento dell'impiego che Israele per
primo ne fece negli anni 50 e 60 al fine di sfruttare ogni possibile risorsa
idrica per il proprio suolo assai arido. Oggi non meno di 40 paesi utilizzano
questa tecnica, con 150 progetti in esecuzione e un consumo mondiale annuo di
circa 50 tonnellate di sali d'argento – anche se si vanno moltiplicando le
denunce sulla loro possibile pericolosità per la salute umana. Se considera che
la "dose" normale singola utilizzata per provocare la precipitazione
è di 20-30 grammi ,
significa che annualmente avvengono circa 2 milioni di "trattamenti",
la metà dei quali effettuati dalla Cina. Il metodo più promettente, nato in
Sudafrica e rapidamente diffusosi fino in Messico, appare però quello del
ricorso a sali igroscopici (calcio e sodio).
Ovviamente può essere ancor più
importante limitare le piogge che produrle. Specie nel caso di tifoni e
uragani. Per fare ciò, è possibile cospargere le nuvole da trattare con un
apposito polimero polverizzato, in grado di assorbire acqua fino a 1.500 volte
il proprio peso. La reazione forma una sostanza gelatinosa che cade al suolo,
riducendo così l'intensità della precipitazione. Ma quali sono i principali
paesi che puntano a realizzare modifiche climatiche? Oltre a Israele, già
citata, naturalmente troviamo gli Usa, sia con programmi di piogggia
artificiale sugli Stati più aridi dell'Ovest, sia con l'ambiziosa speranza di
poter deviare gli uragani e i tornado che affliggono il paese. Infatti, secondo
un recente studio del National Hurricane Center che ha esaminato il periodo dal
1900 al 2005, la media annua dei danni è risultata di circa 10 miliardi di
dollari, con punte di 150 miliardi nel 2004-05 e di 140-157 ai valori attuali
per l'uragano che nel 1926 devastò Miami
. Il caso Chernobyl
I progressi più vistosi li sta
comunque compiendo la Cina.
Il gigante asiatico ha creato un "Dipartimento per la
modifica del clima", nell'ambito dell'Accademia cinese delle scienze
meteorologiche, forte di ben 35-37mila tecnici – alcuni dei quali agricoltori
cui sono affidati cannoni anti-aerei modificati e razzi anti-grandine, pare in
numero superiore a 12mila pezzi, oltre a una trentina di aerei totalmente
dedicati a tale compito. Il budget di Pechino è enorme, specie in confronto
alle risorse ben più modeste mobilitate dagli altri paesi: ben 500 milioni
nell'ultimo quinquennio. Ma gli obiettivi (e le necessità) sono altrettanto
grandi. La Cina
mira a contrastare gli effetti di distorsioni ambientali di crescente gravità:
siccità sempre più frequenti, desertificazione che dilaga nella regione lungo
il confine mongolo, alluvioni e tifoni disastrosi, inquinamento elevatissimo,
specie a Pechino, che pioggie più frequenti potrebbero alleviare. Anche se i
risultati già ottenuti appaiono notevoli: l'agenzia d'informazioni cinese
valuta in 250 miliardi di tonnellate la pioggia artificiale prodotta tra il
1999 e il 2006. Cristalli igroscopici Aumentano le sostanze adatte Alcune
sostanze, dette glaciogene, favoriscono il formarsi di cristalli di ghiaccio.
La più nota di queste è lo ioduro d'argento che, per le sue caratteristiche
chimico-fisiche, agisce come nucleo di congelamento. Se un cristallo di ioduro
d'argento viene a contatto con goccioline d'acqua, facilita il loro
congelamento, cioè la formazione di cristalli di ghiaccio. Lo ioduro d'argento
fu inizialmente utilizzato poichè i suoi cristalli hanno una forma simile a
quella esagonale dei cristalli d'acqua. In seguito si è compreso che tale
caratteristica geometrica non è indispensabile: vi sono infatti molte altre
sostanze (sali) che hanno cristalli delle più diverse forme e agiscono al pari
dello ioduro d'argento. I tentativi recenti 2 novembre - Pechino L'
"Ufficio per la modifica e il controllo del clima" decide d'impiegare
186 dosi di ioduro d'argento per inseminare un sistema nuvoloso in transito,
allo scopo di limitare i danni di una persistente siccità. Ma un repentino calo
della temperatura trasforma la pioggia in un'abbondante nevicata. 16 ottobre -
Mosca Il sindaco della capitale russa, Yuri Luzkhov, s'impegna a garantire alla
città un inverno senza neve disperdendo le perturbazioni in arrivo. Costo
stimato: 6 milioni di dollari (contro 10 milioni per lo sgombero neve). 1°
ottobre - Pechino 18 aerei attrezzati "trattano" le nubi che minacciano
la parata militare che celebra i 60 anni della Rpc: in effetti, essa si svolge
all'asciutto. 9 novembre 2009
Questa immagine invece mostra il "bang" prodotto da un aereo supersonico che rompendo il muro del suono produce una caratteristica scia a cono fatta di vapore d'acqua condensato.
Molto semplicemente....
Cos'è il suono? E' una vibrazione dell'aria, che si propaga a una certa velocità (intorno ai 300 metri al secondo).
Quando un aereo vola, il suo movimento crea una vibrazione che si sposta in avanti alla velocità del suono.
Nello stesso tempo, però, l'aereo comprime l'aria davanti a sè.
Finchè l'aereo vola sotto la velocità del suono, la vibrazione sonora è più veloce della compressione.
Man mano che l'aereo si avvicina a quella velocità, questi due effetti (vibrazione sonora e compressione) tendono ad accavallarsi, fino a creare un vero e proprio muro invisibile davanti all'aereo.
Nel momento in cui l'aereo supera la velocità del suono, sfonda quel muro, e le onde sonore vengono superate dall'aereo e dalla compressione che esso genera, e non potendosi scaricare in avanti (perchè c'è l'aria compresso dal movimento dell'aereo) si scaricano all'indietro, creando un cono che parte dalla punta dell'aereo e si allarga all'indietro.
Quel cono è quindi il rumore dell'onda d'urto generata dal muro d'aria sfondato dall'aereo, e si allarga per chilometri raggiungendo anche il suolo, dove è percepito come un bang.
Questo proprio in parole semplici. Se mi legge un tecnico storcerà il naso.
L'importante è capire che il bang sonico si genera nel momento in cui l'aereo supera la velocità del suono, e continua ad esserci finchè l'aereo vola supersonico.
Allora ? Possiamo metterci anche questa "speciale scia" tra le fantasiose scie chimiche?
Molto semplicemente....
Cos'è il suono? E' una vibrazione dell'aria, che si propaga a una certa velocità (intorno ai 300 metri al secondo).
Quando un aereo vola, il suo movimento crea una vibrazione che si sposta in avanti alla velocità del suono.
Nello stesso tempo, però, l'aereo comprime l'aria davanti a sè.
Finchè l'aereo vola sotto la velocità del suono, la vibrazione sonora è più veloce della compressione.
Man mano che l'aereo si avvicina a quella velocità, questi due effetti (vibrazione sonora e compressione) tendono ad accavallarsi, fino a creare un vero e proprio muro invisibile davanti all'aereo.
Nel momento in cui l'aereo supera la velocità del suono, sfonda quel muro, e le onde sonore vengono superate dall'aereo e dalla compressione che esso genera, e non potendosi scaricare in avanti (perchè c'è l'aria compresso dal movimento dell'aereo) si scaricano all'indietro, creando un cono che parte dalla punta dell'aereo e si allarga all'indietro.
Quel cono è quindi il rumore dell'onda d'urto generata dal muro d'aria sfondato dall'aereo, e si allarga per chilometri raggiungendo anche il suolo, dove è percepito come un bang.
Questo proprio in parole semplici. Se mi legge un tecnico storcerà il naso.
L'importante è capire che il bang sonico si genera nel momento in cui l'aereo supera la velocità del suono, e continua ad esserci finchè l'aereo vola supersonico.
Allora ? Possiamo metterci anche questa "speciale scia" tra le fantasiose scie chimiche?